giovedì 15 gennaio 2009

Alla scoperta della fattoria didattica

Ciao bambini, ciao ragazzi!
Sono Sabrina e, come tanti di voi, da bambina pensavo di fare il veterinario da grande perché in famiglia abbiamo sempre avuto un cane, qualche gatto, il coniglio e le tartarughine. Poi il mio sogno si è realizzato e oggi lavoro per l’azienda sanitaria di Udine.

Oggi vi voglio raccontare che ieri sono stata a ritirare alcuni documenti in una fattoria che ha un allevamento biologico di maiali dove i porcelli non sono chiusi in capannoni ma pascolano liberi nel campo.


Quando sono arrivata c’erano almeno 20 bambini che stavano togliendo i porri da un’aiuola dell’orto. Ma chi sono questi bimbi che sembrano così felici e si divertono a lavorare la terra? chiedo alla proprietaria. Lei mi dice che sono una classe di seconda elementare e che stanno facendo un’esperienza di “fattoria didattica”.

Ma cos’è una fattoria didattica, chiedo... e lei:
“E’ un luogo dove si può rivivere il mondo naturale e dove si può lavorare con le proprie mani e fare nuove esperienze, sperimentare nuovi contatti e provare nuove emozioni”.

Spiegami meglio, cosa si fa in una fattoria didattica ?
“Qui si lavora la terra, si trapiantano e si innaffiano le piantine, si costruiscono nidi per uccelli, si fa la pasta per il pane, si pigia l’uva con i piedi nudi, si sgranano le pannocchie, si crea qualsiasi cosa con i materiali che ci offre la natura. Ma soprattutto si conoscono gli animali della fattoria!”

E come è organizzata una visita?
“Per prima cosa andiamo a conoscere Spirit il pony, Dragi l’asino, Nemo, Scorza e Rocky le capre e il becco e i maiali che sguazzano nel fango e dormono al sole. Adesso abbiamo poche galline perché la volpe in autunno ne ha uccise 23 e l’estate scorsa anche Guendalina e Ermes, le nostre oche.”

Ma i maiali non hanno nome?
“No perché all’età di un anno vanno al macello e a noi dispiace molto.
Quanti sanno che un maiale può vivere anche 25 anni?
I maiali sono animali molto intelligenti e molto puliti perché, se possono, fanno la cacca e la pipì all’aperto e non nella loro casetta dove mangiano e dove dormono in un letto di paglia.
Questi maiali sono liberi e prendono il sole: giocano tra di loro, scavano buche e corrono nel fango dove anche si rotolano perché il fango è la loro crema solare e non puzzano perché vivono all’aperto.
Questi maiali sono buoni e si fanno accarezzare dai bambini e hanno la coda a ricciolo perché vivono felici.”

Allora, cari bambini e ragazzi io vorrei che mi raccontaste su questo blog se avete avuto occasione di vedere dei maiali nelle vostre gite in campagna e che cosa vi è piaciuto o dispiaciuto in questo incontro, quali emozioni vi ha suscitato e se vi rimane qualche curiosità per cui volete farmi delle domande.

Vi faccio una piccola confidenza: quando vedo un maiale mi piace farmi annusare le punte delle mani perché è un po’ come mettere le dita nella presa di corrente che ci vietavano da piccoli!
Aspetto le vostre confidenze… e, a mia volta, ve ne farò delle altre.

Se volete giocare con gli animali in una fattoria virtuale ciccate su www.farmland-thegame.eu.
Ciao, buon divertimento. Sabrina

Sabrina Menestrina
Medico Veterinario - ASS4 Medio Friuli

Farmland: un videogioco per imparare

Gentili genitori, gentili insegnanti,
la Commissione europea presenta "Farmland", il primo videogioco interattivo dedicato alla vita degli animali d'allevamento, per accrescere nei più giovani la consapevolezza sulla vita di una fattoria e sulle tappe che portano il prodotto "dalla stalla allo scaffale del supermercato".

Il gioco è rivolto principalmente a bambini tra i 9 e 12 anni, ma anche ai loro genitori e agli educatori, sul tema del benessere degli animali d'allevamento. Polli e galline, maiali, vitelli, mucche, ognuno di questi animali riveste un ruolo importante nella vita di ogni cittadino europeo, come ingrediente fondamentale della catena di produzione alimentare. La loro vita però è spesso sconosciuta, così come i loro bisogni e il loro benessere, con il rischio di trasformarli in semplici prodotti di cui i consumatori europei, specialmente quelli di domani, non conoscono l'origine e le differenti tappe della vita, dalla stalla allo scaffale di un supermercato. Eppure anche loro, e gli allevatori che li curano, hanno i loro problemi. Una stalla per dare del latte di qualità deve essere pulita, i maiali hanno bisogno di qualcuno che stia loro dietro costantemente, le galline poi producono più uova se non vivono sotto stress.

"Farmland", il videogioco on line presentato il 10 novembre a Bruxelles, insegna e allo stesso tempo diverte. Il bambino potrà con un semplice "click" trasformarsi in allevatore di una fattoria modello, curare gli animali, dare loro da mangiare, tenere pulite le stalle per evitare la diffusione di virus e malattie e, una volta portate a termine delle vere e proprie "missioni", trasformarsi in consumatore, andare al supermercato e acquistare prodotti di cui conosce l'origine e le tappe di produzione. Simpatici assistenti virtuali aiuteranno il provetto allevatore, fornendogli informazioni utili sulla vita della fattoria o per migliorare il benessere degli animali.

"L'informazione e la comunicazione contribuiscono in larga misura ad aiutarci nella comprensione del valore degli animali nella nostra società - ha dichiarato il commissario alla sanità, Androulla Vassiliou - Abbiamo il dovere di informare i bambini sull'origine e la produzione dei generi alimentari e di sensibilizzarli riguardo al rispetto nell'utilizzo e nel trattamento degli animali".

Le origini del progetto risalgono al 2004, in piena influenza aviaria. Le immagini trasmesse ai telegiornali di migliaia di polli e altri volatili soppressi per arginare l'epidemia erano state seguite da centinaia di lettere inviate alla Commissione da bambini che chiedevano all'esecutivo di "fare qualcosa per salvare gli animali". Da qui l'idea di sviluppare uno strumento "facile, comprensibile e divertente" per spiegare ai bambini che "esistono delle regole, a livello europeo, per garantire un trattamento umano per gli animali".

Attualmente il gioco è disponibile in 9 lingue (Inglese, Francese, Tedesco, Greco, Spagnolo, Italiano, Olandese, Polacco e Svedese) ed è disponibile sul sito www.farmland-thegame.eu

Fonte: V7-settimanale della veterinaria preventiva
Sabrina Menestrina
Medico Veterinario - ASS4 Medio Friuli