lunedì 15 giugno 2009

E' tempo di zecche


Le zecche sono parassiti animali che infestano topi, cervi ed altri animali e possono veicolare, da un animale all'altro, diversi microrganismi patogeni (batteri, virus e protozoi) e provocare alcune malattie infettive. Occasionalmente le zecche possono pungere l'uomo e, se infette, possono trasmettergli le malattie di cui sono portatrici.

Nelle nostre zone la più frequente è la Malattia di Lyme che nella sua forma più comune si manifesta con una lesione cutanea caratterizzata da arrossamento nella sede della puntura, che tende ad estendersi in forma anulare, fino a raggiungere un diametro di diversi centimetri (Eritema Cronico Migrante).


Fino a qualche anno fa la trasmissione di una forma di encefalite era segnalata solo nelle zone dell'Europa centrale, al confine con l'Italia (Austria, Germania e Slovenia.Dal 2003 la segnalazione di casi di encefalite da zecca (TBE) si è avuta anche in Friuli Venezia Giulia. Sempre in FVG si segnalano sporadici casi di rickettsiosi e di ehrlichiosi.

Quando pungono le zecche?

Le zecche prediligono i terreni erbosi in zone collinari ricche di umidità. Dunque andare a funghi d'estate, passeggiare nei boschi, fare romantici pic-nic in collina, sono le attività più a rischio per essere punti dalle zecche.

Attenzione nei periodi critici:
Il ciclo vitale delle zecche fa sì che il periodo estivo (giugno-settembre/ottobre) sia quello in cui più frequentemente si può essere punti.

Cosa fare per evitare il rischio di morso di zecca?

Le misure comportamentali sono le principali modalità da mettere in atto per ridurre il numero di morsi di zecca, pertanto:
  • Indossare abiti, possibilmente chiari, che coprano quanto più le parti esposte (camicie a maniche lunghe e calzoni lunghi, meglio se infilati nelle calzature).
  • Usare, sulle superfici esposte, sostanze repellenti per le zecche e gli insetti. I repellenti a contenuto di dietiltoluamide (per esempio l'Autan) sono efficaci ma vanno applicati almeno ogni due ore.
  • Il repellente può essere spruzzato anche sui vestiti.
  • Rimanere sui sentieri piuttosto che inoltrarsi nei boschi evitando di sfiorare la vegetazione che cresce ai bordi. E' più prudente e riduce il rischio di essere punti.
  • Evitate di sedersi per terra;
  • Al rientro controllare accuratamente tutta la superficie corporea, prestando particolare attenzione all'inguine, alle ascelle ed alle cosce. Ricordarsi di controllare ogni zona del corpo ricoperta da peli e capelli, dove le zecche possono più facilmente annidarsi.
Importante: le zecche non si attaccano subito alla pelle, prima di infiggere il rostro camminano sulla pelle in cerca di un buon posto: pertanto un controllo frequente abbassa la probabilità di essere morsi.

Come rimuovere la zecca?
Proteggere le mani con guanti o un fazzoletto durante l’operazione, per evitare la possibilità di infezione attraverso piccole lesioni della pelle o di autoinoculazione per via congiuntivale o orale.




Afferrare saldamente la zecca con una pinzetta il più possibile aderente alla cute, e tirarla decisamente, ma senza strappi, con una delicata rotazione per evitarne la rottura.




Applicare disinfettanti sulla parte soltanto dopo l’estrazione della zecca, evitando quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) perché potrebbero mascherare segni di infezione.

Cosa non fare
Non utilizzare mai per rimuovere la zecca alcool, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette Tali procedure sono sconsigliate, in quanto inducono nella zecca un riflesso di rigurgito, con forte aumento del rischio di trasmissione di agenti patogeni.

Il periodo di osservazione dopo la puntura di zecca
Dopo la puntura osservare sempre, almeno una volta al giorno e per almeno 40 giorni, la zona del corpo dove è avvenuta la puntura.
Se comparisse un alone arrossato che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi, rivolgersi al proprio medico curante, evitando di assumere farmaci di propria iniziativa.

Vaccinazione

Il vaccino contro la TBE, da tempo in uso in molti Paesi dell’Europa centrale e settentrionale, è disponibile anche in Italia.
Il ciclo vaccinale di base prevede la somministrazione di tre dosi ai tempi 0, 1-3 mesi, 5-12 mesi.
Poiché il periodo estivo è quello in cui più frequentemente si può essere punti, questa vaccinazione va effettuata a partire dai mesi autunnali, invernali in modo da arrivare protetti nel periodo di maggiore attività delle zecche.
La vaccinazione può essere effettuata presso i servizi vaccinali dell’ASS 4 “Medio Friuli” con il pagamento di un ticket.

Linda Gallo
Servizio Profilassi malattie infettive
Dipartimento di Prevenzione
ASS 4 “Medio Friuli”

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