Dobbiamo subito ribadire il concetto che se si prende un animale in casa tutti in famiglia (proprio tutti!) devono essere d’accordo, perché arriva un nuovo componente che modifica le abitudini e i ritmi della famiglia e perché di tutti gli animali bisogna prendersi cura quotidianamente: dargli da mangiare e da bere, cambiare l’acqua, pulire la gabbia, la cassetta dei bisogni o il box, spazzolarli, portarli a passeggio.
E dove lo si lascia quando si va in vacanza (non si può abbandonarlo!!)? E quanto costa il cibo e il veterinario e il dog o cat-sitter?
Voi bambini avete veramente il tempo per occuparvene o poi ci devono pensare mamma e papà?
E se è un cane avete voglia di raccogliere le cacche dal marciapiede e dalle aiuole (sì, perché si devono raccogliere tutti i “mucchietti selvaggi” anche quelli che fa nell’erba, perché nessuno ha voglia di pestarli!).
E se desiderate un cavallo, provate a prendere prima confidenza con un animale più piccolo!
I criceti sono solo un po’ meno impegnativi di cani e gatti: vivono in gabbia e dormono quasi tutto il giorno, in compenso però sono svegli di notte e giocano, corrono nella ruota, si arrampicano sulle scale.
Ma se di giorno sentono un rumore o gli offrite del cibo escono dalla tana e si mostrano in tutta la loro simpatia, curiosi e attenti. Okkio che mordono!
I criceti, come tanti animali domestici e i bimbi di oggi, rischiano di diventare “cicciottelli” perché “mangiano sempre” e si muovono troppo poco!! Quindi per la salute dei nostri piccoli amici è fondamentale curare l’alimentazione: in natura sono animali onnivori (che mangiano di tutto, come i bambini). I mix di semi che vendono nei negozi x animali sono spesso troppo ricchi, troppo calorici.
I criceti inoltre tendono spesso a mangiare solo quello che preferiscono (i semi di girasole) e a scartare quello che non gli piace. Un’alimentazione di questo tipo può causare problemi di obesità e portare a patologie serie.
Mi racconta il mio giovane amico Giacomo, che suo nonno gli porta tutti i giorni l’insalata per il suo Fiocco e che regolarmente con la mamma preparavano fette di mela, carote e altre verdure che forniscono fibra, vitamine, sali minerali e acqua al criceto. Deve essere tutto ben lavato e asciugato, a temperatura ambiente (mai di frigo) e assolutamente scondito (niente sale, zucchero, olio o altri condimenti). Per fornire al criceto le proteine di cui ha bisogno, possiamo mettergli a disposizione yogurt magro o intero non zuccherato (a temperatura ambiente), formaggio, carne di pollo bollita e tuorlo d’uovo sodo.
Altri alimenti che possiamo dare al criceto sono cornflakes senza sale e zucchero e pane secco che li aiuta anche a mantenere la giusta lunghezza dei denti. E’ vietato dare caramelle, gelato è biscotti ai criceti!
Comunque è quasi inevitabile che il criceto diventi un pò cicciottello… per cui deve fare attività fisica: i miei giovani amici Lisa e Francesco liberano il criceto dalla gabbia ogni sera sempre alla stessa ora e i loro 3 gatti lo possono osservare con interesse dietro una porta a vetri mentre fa le sue corse ed evoluzioni ginniche. E così, ogni sera, alla stessa ora, i gatti sono puntuali in attesa della loro “TOPO-TV”!!
Vedete, non è facile far convivere topi e gatti e se non si prendono le giuste precauzioni possono capitare delle tristi faccende!
Per i conigli vorrei aggiungere che hanno bisogno solo di tanta verdura fresca e del fieno che viene venduto nei negozi per animali. La mia giovane amica Elisa ha una gabbia in casa in cui convivono molto felicemente un coniglio nero e una porcellina d’India.
Le tartarughe non possono in alcun modo regolare la propria temperatura corporea perché sono animali a sangue freddo, come i serpenti, che dipendono dalla temperatura dell’ambiente circostante, quindi se le teniamo in acqua fredda tutte le loro funzioni vitali si rallentano, rallenta il metabolismo, diminuiscono le difese immunitarie, e la tartaruga va incontro a malattia, quindi il riscaldatore è necessario è indispensabile se la temperatura è inferiore a 25-27°C. Per questo stesso motivo le tartarughe che vivono nelle loro vaschette in casa non vanno liberate nei nostri corsi d’acqua che sono troppo freddi per le loro abitudini e poi andrebbero a interferire con l’habitat naturale delle nostre specie autoctone. Vi svelo un segreto: le tartarughine aumentano di dimensioni, ovvero crescono quanto più è grande la vasca in cui sono contenute. Potete sperimentarlo voi stessi! Fatevi aiutare dalla mamma o dal papà a misurare la larghezza e lunghezza del carapace oggi e poi rimisuratelo tra qualche mese dopo aver messo la tartaruga in una vasca più grande. Le tartarughe di terra vanno regolarmente in letargo per 4-5 mesi nella buca scavata in giardino (qui da noi fa molto freddo e allora è bene proteggere la tana con fieno, foglie secche e una copertura) o nella cassetta di fieno umido preparata da noi in garage quando la temperatura è compresa tra 2 e 10° C. Presto, superati i 16°C torneranno a svegliarsi e a mangiare, ma è sempre bene portare la tartaruga dal veterinario per una visita di controllo!
I canarini raggiungono la maturità sessuale intorno al sesto mese ma è opportuno farli riprodurre non prima dell'anno di età. Cominciano a covare verso la fine dell'inverno, generalmente nel mese di marzo, ad una temperatura minima di 15°C Si deve mettere a disposizione un nido a coppetta in vimini, da collocare nel portanido che deve essere applicato a una delle porticine della gabbia e dell’ovatta per imbottirlo. Il numero delle uova depositate varia da 3 a 5 e le femmine iniziano a covare dopo aver deposto il secondo o il terzo uovo, il che rende opportuno, togliere le uova a mano a mano che vengano deposte, sostituendole con uova finte per evitare una schiusa sfalsata con il rischio che gli ultimi nati vengano sopraffatti dai fratelli al momento dell'imbeccata. Le vere uova devono essere conservate entro una scatoletta imbottita di ovatta e rivoltate ogni giorno per evitare che il tuorlo si decentri rendendo piu' difficile la futura schiusa. La cova dura tredici giorni, ma puo' prolungarsi fino a quattordici giorni se la femmina non e' stata covatrice assidua o se la temperatura ambientale e' stata particolarmente bassa. Durante la cova deve essere messo a disposizone un bagnetto per volatili per consentirle di bagnarsi perche' cio' serve a mantenere nel nido il grado di umidita' che e' necessario per l’apertura delle uova. In realtà, anche agli allevatori esperti non tutto va per il meglio, ci sono molte incognite… mi racconterete!
Vi saluto TUTTI con affetto e vi mando una foto di Susi (che l’altro giorno si è rotolata su un piccione morto) cicciotella come un criceto!